lunedì 18 giugno 2007

Happy Hacking

Ebbene sì, sono fortunato possessore di una copia del libro di Sam Williams "Codice Libero" (clicca qui per leggere il libro on line), biografia ufficiale di Richard Stallman ... mi sembra già di sentire un brusio: "Richard Stallman? chi era costui?" ... cari lettori, RIchard Stallman non è altri che il fondatore della Free Software Foundation, padre del progetto Gnu e della licenza GPL e derivate. Orbene, questo signore mi ha autografato, complice Davide Dozza di OOo Italia, il libro sopracitato.
La dedica che Stallman ha apposto sulla mia copia del libro recita testualmente "Happy Hacking"e questo mi da lo spunto per chiarire che l'hacker non è una sorta di malfattore digitale e che l'hacking non è un crimine contro l'umanità.


Uno stralcio da Wikipedia recita così:
"... Il termine hacking è uno dei più inflazionati vocaboli legati all'informatica; avendo accompagnato, fin dall'inizio, lo sviluppo delle tecnologie di elaborazione e comunicazione dell'informazione, ha assunto diverse sfumature a seconda del periodo storico e dello specifico ambito di applicazione; in ambito tecnico, lo si può definire come studio dei sistemi informatici al fine di potenziarne capacità e funzioni.
Sebbene venga usato principalmente in relazione all'informatica, l'hacking non è limitato ad un particolare ambito tecnico, ma si riferisce più genericamente ad ogni situazione in cui si faccia uso di creatività e immaginazione nella ricerca della conoscenza: ad esempio, Leonardo da Vinci può essere considerato un hacker del XV secolo...".
Io mi considero un hacker e sono fiero di esserlo, pur senza essere mai penetrato fraudolentemente nel computer di chicchessia né aver mai compiuto torbide imprese ai danni dei sistemi informativi del Pentagono.
Happy Hacking, quindi, non è un'istigazione a delinquere, ma un invito a perseguire la conoscenza usando le proprie risorse di creatività e di immaginazione.
Pensiamoci tutte le volte che al "Telegiornale" o a "Porta a porta", o in qualsiasi altro salotto televisivo o foglio giornalistico parlano degli hacker come di individui che si dedicano a ogni sorta di nefandezza informatica.

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