martedì 13 novembre 2012

Assegnati i grant di Working Capital

Qualche anno fa (diciamo più di venti, così non faccio capire quanto sono "maturo") fui un aspirante startupper, anche se allora non si chiamavano così: studente di agraria ebbi l'idea di raccogliere serie storiche di dati di diversa natura (da quelli meteorologici, ai prezzi di mercato di prodotti, sementi, concimi e antiparassitari e così via) per poter predire quali colture fosse conveniente seminare per massimizzare i profitti. Ci feci sopra un progettino per rendermi conto che, dati i tempi (Internet non era praticamente ancora arrivato in Italia, e Sir TIm Berners Lee doveva ancora inventare il web), reperire i dati non era certo facile, anzi era un lavoro decisamente al di là delle mie risorse sia fisiche che economiche: già, perché anche allora non era certo facile reperire finanziamenti ... per un istituto bancario la frase "rischio d'impresa" allora equivaleva a una bestemmia (come? anche adesso è così?) e di finanziare chi era ricco solo di entusiasmo e di idee non se ne poteva neppure parlare.

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mercoledì 3 ottobre 2012

Il tempo del raccolto si avvicina

--> Nello scorso mese di maggio, in un post, spiegavo il concetto di “rainforest” applicato ai distretti tecnologici dove le startup crescono e si sviluppano, oppure, in certi casi, come succede in Natura con le modifiche evolutive non vantaggiose, scompaiono, dopo aver, comunque, lasciato in eredità un'idea. Nello stesso post davo anche la notizia che Working Capital di Telecom Italia metteva in palio 20 grant da 25.000 euro per premiare i progetti dei settori Internet, Digital e Green più interessanti. Pur non essendo un esperto di venture capital, come Horowitt e Hwang, ideatori del concetto di “rainforest”, voglio lanciarmi anch'io in una metafora: Working Capital come humus nel quale piantare i semi delle idee da coltivare, per raccogliere startup in grado di creare innovazione e produrre reddito.
Alla chiamata di Wcap hanno risposto più di mille aspiranti startupper che, con entusiasmo, hanno proposto il proprio progetto nella speranza di aggiudicarsi uno dei grant in palio: un successo che forse è andato al di là delle aspettative dei promotori. Mille e più progetti presentati in circa quattro mesi, provenienti in massima parte dal mondo dell'Università, da studenti e dottorandi, ma anche da professori, a riprova che il capitale umano degli atenei italiani non ha nulla da invidiare a quello di altri Paesi. Spero vivamente che i più brillanti di costoro non si stanchino delle lungaggini burocratiche, delle tassazioni eccessive e della propensione delle italiche banche a finanziare solo chi non ha bisogno di soldi, trascurando chi è ricco solo di idee, e, quindi, non decidano di andare a mettere a profitto le proprie inventiva e creatività all'estero.
Terminata la semina, all'inizio del prossimo mese di novembre WCap raccoglierà i frutti della sua iniziativa, indicando i vincitori dei 20 contributi.
Con curiosità resto in attesa di conoscerli ...


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venerdì 18 maggio 2012

I grant di ricerca di Working Capital, un'occasione per chi ha idee


La foresta pluviale, in inglese “rainforest”, è un ecosistema che racchiude i 2/3 di tutte le specie viventi, animali e vegetali, del nostro pianeta; la pressione ambientale è molto forte e le specie viventi possono trovare grandi opportunità per nascere ed evolversi. In modo del tutto simile, in certi distretti umani, e il primo che viene alla mente è la californiana Silicon Valley, si assiste a un fenomeno affatto simile dove a comparire non sono nuove specie di rane, coleotteri od orchidee ma aziende, basate sulla geniale, e a volte visionaria, intuizione dei loro fondatori.
Su questa osservazione, Greg Horowitt e Victor Hwang, esperti di venture capital, si sono lanciati in una metafora: la Silicon Valley come la foresta pluviale, ambiente caotico e confuso ma, proprio per questo, vitale e stimolante per la nascita e lo sviluppo di nuove aziende; è l'assenza di barriere, non economiche ma sociali e di fatto, ad abbattere i costi di transazione e a favorire gli scambi e, quindi, la vitalità imprenditoriale. Certamente qualche scettico può sostenere che è una bella teoria molto americana, ma in Italia la situazione è diversa, così come è diversa la mentalità e numerosi sono gli ostacoli di natura burocratica, amministrativa e fiscale, per non parlare degli investimenti iniziali, che sono difficilissimi da ottenere; la realtà del nostro Paese è tale che obiezioni di questo tipo sono all'ordine del giorno.
Dal punto di vista burocratico-amministrativo non si può far molto, ma per quello che riguarda il finanziamento alle idee c'è una grossa opportunità: Working Capital di Telecom Italia mette a disposizione 20 grant di ricerca, da 25.000 euro ognuno, per premiare i venti progetti, della durata di un anno, più brillanti connessi al mondo digitale; chiunque può proporre la sua idea e incrociare le dita. Per partecipare occorre registrarsi al sito www.workingcapital.telecomitalia.it, scaricare il kit per proporre l'idea e caricare il progetto dettagliato entro l'11 luglio 2012. I primi 5 grant di ricerca scelti saranno premiati la terza settimana di luglio. In bocca al lupo a tutti.
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