domenica 12 ottobre 2008

Ogni lunga marcia inizia con un piccolo passo

Le mie prime frequentazioni con Gnu/Linux risalgono al 2002 e, devo dire, non furono esaltanti. Per prova decisi di installare una distribuzione, la SuSe 8.0, su un personal computer già allora piuttosto obsoleto: si trattava di un Pentium II con clock da 400 Megaherz, 256 Mbyte di Ram e un paio di hard disk da una decina di Gbyte ognuno.
Impiegai un paio di giorni per installare il tutto e un altro paio per rendere il PC visibile nella rete aziendale. Installazioni, disinstallazioni, imprecazioni, telefonate al servizio assistenza trasformarono questa impresa in un percorso ad ostacoli, ma che soddisfazione quando, improvvisamente, come per magia tutto prese a funzionare in modo perfetto. Il vecchio PC volava ... si è spento definitivamente la scorsa primavera, dopo un onorato servizio di quasi dodici anni.
La mia esperienza mi portò a una semplice considerazione: chiunque poteva usare Linux, l'interfaccia grafica non era poi così diversa da Windows, ma per installarlo occorreva essere “bravi”: l'installazione del sistema, la sua configurazione e la messa a punto erano operazioni non semplici, non alla portata dell'utente ordinario (quello che, con brutto termine, è chiamato “l'utonto”). La maggior parte dei programmi si installavano per compilazione dei sorgenti, e, abbastanza spesso, ci si addentrava nella giungla delle dipendenze: per installare il software X occorreva la libreria Y che, a sua volta cercava il software Z, per installare il quale mancava W, insomma un vero incubo.

Gli utenti di Gnu/Linux erano membri di una specie di setta segreta, poco mancava che, quando si incontravano, si salutassero con gesti segreti e rituali, quasi come framassoni tecnologici.
Negli anni successivi la situazione, per fortuna, è migliorata di molto. Quasi tutte le distribuzioni Gnu/Linux più diffuse hanno tool di installazione e manutenzione che semplificano le cose e quasi tutti i pacchetti software sono installabili utilizzando i formati RPM o DEB e i relativi gestori (ad esempio APT, Yast o Urpmi), che risolvono in maniera quasi perfetta i problemi di dipendenze.
Oggi l'installazione di Linux richiede una mezzoretta e modeste conoscenze tecniche, almeno nelle distribuzioni più diffuse, come Ubuntu, Opensuse o Fedora. Nel dubbio, per non sbagliare basta accettare le impostazioni proposte dall'installer.
In questi ultimi tempi, poi, si è verificato un evento che nel 2002 sarebbe stato impensabile: la vendita di PC, laptop e netbook con Linux preinstallato. Un muro è stato abbattuto e si è rotta l'equazione Personal computer = Windows; poco importa che MSI dichiari che i clienti restituiscono quattro netbook con Linux per uno con Windows XP. L'utente comune, infatti, è un conservatore e, quando incontra qualcosa che non conosce, corre a rifugiarsi tra le accoglienti braccia dell'immortale sistema operativo dalle finestre colorate.
Il mercato, signore e padrone delle scelte dei produttori, sta reagendo positivamente, tanto che Canonical ha portato sugli scaffali dei grandi magazzini una scatola contenente Ubuntu 8,04, altro evento che sei anni fa sarebbe stato impensabile.
Non dimentichiamo, poi, che Linux fa funzionare una bella fetta dei server che assicurano la gestione di Internet (solo Google ne ha mezzo milione, tutti con sistema operativo Gnu/Linux), è stato adottato da amministrazioni pubbliche e governi, suscita un costante interesse e si sta apprestando a sbarcare anche sui telefonini
Da pochi giorni Linux è entrato nel suo diciottesimo anno di vita e, finalmente, si sta avviando a uscire dall'adolescenza per diventare adulto. Questo è il tempo trascorso dal messaggio con il quale Linus Torvalds annunciava, in un newsgroup, di aver iniziato i lavori per un nuovo sistema operativo. Era la tarda estate del 1991.

Hello everybody out there using minix -
I'm doing a (free) operating system (just a hobby, won't be big and professional like gnu) for 386(486) AT clones. This has been brewing since april, and is starting to get ready. I'd like any feedback on things people like/dislike in minix, as my OS resembles it somewhat (same physical layout of the file-system (due to practical reasons) among other things).
I've currently ported bash(1.08) and gcc(1.40), and things seem to work. This implies that I'll get something practical within a few months, and I'd like to know what features most people would want. Any suggestions are welcome, but I won't promise I'll implement them :-)

Linus (torva...@kruuna.helsinki.fi)

PS. Yes - it's free of any minix code, and it has a multi-threaded fs. It is NOT protable (uses 386 task switching etc), and it probably never will support anything other than AT-harddisks, as that's all I have :-(.

È vero che ogni lunga marcia inizia con un piccolo passo ma sarebbe interessante sapere se il ventunenne Linus Torvalds intuiva cosa avrebbe scatenato il suo messaggio: "Ciao gente! Per hobby ho incominciato a scrivere un sistema operativo" ... secondo me nemmeno nelle sue più sfrenate fantasie immaginava tutto questo.

Nessun commento: